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In alcune situazioni può verificarsi che alcuni membri della compagine societaria familiare possano per vari motivi non essere più interessati alla gestione dell’impresa. Ciò potrebbe essere determinato da divergenze gestionali, da necessità di monetizzare la partecipazione, per motivi di salute, o altro.

Qualsiasi possa essere il motivo che determina l’exit, alcuni soci/familiari non sono più interessati o disposti a partecipare alla gestione societaria o a permanere nella società 39. Una soluzione prospettata per consentire l’uscita dall’impresa familiare di alcuni soci/familiari è rappresentata dall’operazione denominata “family buy out” 40.
Il family buy out è un’operazione mediante la quale si può attuare il passaggio generazionale nell’ambito di un’impresa familiare gestita in forma societaria, consentendo ai soci di seconda generazione di subentrare nella proprietà e nel controllo della società senza dover pagare con denaro proprio le partecipazioni acquistate. In sostanza è un leveraged buy out in ambito familiare, ed infatti non differisce dalla classica operazione attraverso la quale si acquisisce il controllo di una società target facendo leva sulla capacità di questa stessa società di ripagare il debito contratto per il suo acquisto 41.

Qui di seguito cerchiamo di focalizzare la “struttura” dell’operazione. Il family buy out 42 si differenzia dal leveraged buy out per il fatto che la costituzione della new company viene promossa, invece che da una società prevalentemente industriale, dal gruppo di familiari interessati alla prosecuzione dell’attività intrapresa dal fondatore.

Costituita la newco, tutti i soci, interessati e uscenti, provvedono a trasferirvi, attraverso cessione o conferimento, le quote di partecipazione al capitale dell’impresa di famiglia. La new company, attraverso il ricorso agli intermediari finanziari, si procura le risorse necessarie al fine di acquistare l’impresa di famiglia (target company) e liquidare i soci uscenti; avendo provveduto a ciò, le alternative saranno rappresentate dalla possibilità di procedere ad una fusione tra la new company e la target company ovvero mantenere giuridicamente distinte le due entità 43.

Il family buy out, dunque, risponde efficacemente all’esigenza di realizzare la ristrutturazione dell’assetto proprietario nelle aziende familiari che si trovano ad affrontare il delicato momento del ricambio del vertice di governo ed assicura, oltre che la perdurabilità dell’impresa, anche la stabilità e l’unitarietà del controllo di questa. Accanto a questi indubbi vantaggi esistono, tuttavia, dei dubbi legati particolarmente, alla considerevole esposizione debitoria che tale procedura comporta 44.

Recentemente, l’Agenzia delle Entrate, con il principio di diritto 23.7.2019 n. 20 e con la risposta a interpello (antiabuso) 23.8.2019 n. 341, ha bocciato l’operazione perché comportante “un numero superfluo di negozi giuridici, il cui perfezionamento non è coerente con le normali logiche di mercato, ma appare idoneo unicamente a far conseguire un vantaggio fiscale indebito ai soci che non intendono proseguire l’attività di impresa” 45.

Alla luce della dichiarata ostilità dell’Agenzia delle Entrate anche questa soluzione sembra almeno temporaneamente non agevole da attuare 46.

Note

39 Abriani N. “Diritto societario e successione d’impresa: alcune riflessioni conclusive”, in AA.VV. “Imprese a base familiare. Strumenti di successione” cit., p. 93.
40 Iudica F. “Il family buy-out come strumento di preservazione del valore dell’impresa nella successione mortis causa”, in “Scienza ed insegnamento del diritto civile in Italia”, a cura di Scalisi V., Milano, 2004, p. 602.
41 De Rosa F. “Family buy out. Gli effetti sono simili al recesso, ma dov’è l’abuso?”, il fisco, 2021, p. 631.
42 Lupetti M.C. “Il finanziamento dell’operazione: family buy out”, in AA.VV. “Patti di famiglia per l’impresa”, Quaderni della Fondazione italiana del Notariato, 2006.
43 Dell’Atti A. “Il passaggio generazionale nelle imprese familiari”, Bari, 2007, p. 176.
44 Iacobone G., Maiorana D. “Il passaggio generazionale dell’impresa”, Cont. fin. contr., 5, 2005, p. 395; Piper T.R., Weinhold W.A. “How much debt is right for your company”, Harvard business review, Paperback, 40.
45 della Valle E. “Family buy out e abuso del diritto”, il fisco, 2019, p. 3807; Antonini M., Costanza Pavesi E. “Rivalutazione delle partecipazioni e riorganizzazioni societarie: perplessità sulle interpretazioni dell’Agenzia”, ivi, 2019, p. 3607; Michelutti R.,
Rossi L. “Il passaggio generazionale con newco non va censurato”, Il Sole 24 Ore, 3.10.2019.
46 Sul c.d. “leveraged cash out” si vedano: Miele L. “Cessione di quote rivalutate e operazioni concatenate a rischio elusione”, in questa Rivista, 6, 2018, p. 121; Tabelli A. “Cash out: quando è elusivo e quando no”, il fisco, 2017, p. 1207.
DOTTRINA EUTEKNE – RIPRODUZIONE VIETATA