La famiglia è certamente una formazione sociale di primaria e fondamentale importanza nella società italiana ed è anche, da sempre, punto di forza nel panorama imprenditoriale nazionale. Nel quadro europeo l’Italia è infatti il paese con il maggior numero di piccole e medie imprese, per lo più a partecipazione familiare, all’interno delle quali si verifica una sovrapposizione-interferenza dei rapporti tra famiglia e impresa 1.
La definizione di società familiare non è univoca in dottrina, tant’è che la dottrina affrontando il problema della definizione di società familiare ha parlato di “family business theory jungle” 2.
In dottrina, infatti, non esiste una definizione univoca di società familiare 3 anche se orientativamente ciò che distingue la società familiare dalle altre sembra essere la titolarità della (alias partecipazioni sociali) in capo ai familiari, la capacità di esercitare il controllo sulla società da parte della famiglia, il coinvolgimento di più generazioni familiari nell’impresa e l’orientamento al futuro (inteso come prospettiva di gestione nel lungo periodo della società da parte dei familiari) 4.
In uno dei contributi aventi maggior seguito in dottrina si sono individuati tre step caratterizzanti la società PMI familiare. Il primo, costituito dalla intenzione di tramandare di generazione in generazione l’impresa e dalla partecipazione del fondatore/proprietario nell’attività di impresa; il secondo composto dalla partecipazione della famiglia e dal controllo della famiglia nelle decisioni strategiche; il terzo rappresentato dalla presenza di più generazioni contemporaneamente e dalla presenza di più membri della famiglia che rivestono ruoli di responsabilità 5.
In realtà, altra dottrina, analizzando la società familiare, è giunta ad affermare più genericamente che la peculiarità delle società familiari consiste nella compresenza dei sottosistemi famiglia e impresa, che si influenzano reciprocamente con norme, principi e ruoli di diversa natura, ma così sovrapposti da entrare spesso anche in conflitto. Detta dottrina ha analizzato circa 250 articoli pubblicati sul tema sulle principali riviste internazionali ed è arrivata ad individuare ben 21 diverse definizioni di impresa familiare 6.
Per semplificare, chi scrive crede che si possa concentrare l’attenzione sui tre elementi fondamentali che si intrecciano nella società familiare PMI ossia i tre distinti sistemi sociali elementari (la famiglia, la proprietà e l’impresa) rispondenti a funzioni e logiche diverse, ma strettamente interdipendenti 7.
I tre sistemi sociali (famiglia, proprietà, impresa) possiedono un’area comune in cui convergono e si sovrappongono totalmente, dando luogo ad un sistema complesso, la società familiare, nella quale il fondatore o l’imprenditore-proprietario è membro della famiglia e insieme capo e gestore dell’impresa, eventualmente in collaborazione con altri familiari che condividono la proprietà.
Nelle aree in cui la sovrapposizione è solo tra due dei tre sistemi sociali si possono collocare gli altri “attori” che agiscono nell’impresa familiare.
Ci riferiamo:
- ai membri della famiglia che, pur esclusi dalla proprietà, partecipano direttamente all’attività di gestione interna come dirigenti, quadri o come semplici lavoratori (manca in questo caso il requisito della proprietà);
- ai membri della famiglia che, viceversa, non prestano alcuna attività lavorativa in azienda, ma detengono quote di capitale proprio o azionario, in qualità di soci (manca in questo caso il requisito dell’attività di impresa);
- ai soggetti esterni all’ambito familiare, ma ugualmente coinvolti sia nella proprietà come soci terzi, che nell’attività di gestione interna (a diversi livelli).
In questi tre ultimi casi descritti per taluno siamo fuori dal perimetro della società familiare, ma ad avviso di chi scrive, solo la terza ipotesi e forse la prima restano confinate all’esterno della società familiare.
In definitiva, gli elementi che tratteggiano indelebilmente le società familiari e le distinguono dalle “altre imprese” possono ricondursi ai seguenti:
- il fondatore o un membro della famiglia suo erede è a capo dell’impresa come Presidente o amministratore unico (in posizione di leader);
- altri membri della famiglia del fondatore o del leader sono impiegati nell’impresa e partecipano in varia misura, alla proprietà e al processo decisionale interno;
- laddove presenti, i manager accettano formalmente o prendono atto di essere assoggettati nel loro agire totalmente o, comunque, in maniera rilevante al volere della famiglia che esprime la proprietà 8.